venerdì 26 aprile 2024

Recensione "Generazione Z - Il canto della resistenza", Roberta De Tomi

 


Autrice: Roberta De Tomi

Titolo: Generazione Z Il canto della resistenza

Prezzo: e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI


Un canto per chi ama, un canto per chi combatte, un canto per chi resiste.

Questo canto riuscirà a fermare gli zombie che dilagano ovunque?


Trama

Zora ha lunghi capelli rossi, una marea di lentiggini e qualche chilo di troppo; ma soprattutto è in quell’età in cui deve capire chi è e che cosa vuole dal suo cuore e dalla vita. Prova un sentimento particolare per la sua migliore amica, l’esuberante Leila, ma dall’altra parte c’è Khaled, il ragazzo dagli occhi del colore dei fiordalisi e dalla voce straordinaria che la attrae come una calamita.

Khaled ha un passato difficile: è arrivato in Italia, dopo che il padre è morto in un carcere israeliano; è un artista che combatte con la sua arte, un giovane gentile che per questa ragione è considerato “poco virile.” Ma Khaled è anche ammirato per la sua arte e forse Zora si sta illudendo. Un ragazzo così popolare è fuori dalla sua portata… fino a quando, nella provincia in cui conduce una vita ordinaria, le persone non iniziano a trasformarsi in zombie. Si trasformano tutti, tranne lei, Leila, Khaled e pochi altri “eletti”. Per diversi giorni vivono in uno stato di sospensione, ma poi vengono attaccati. Da lì inizia la lotta per la sopravvivenza. Da lì nasce il canto della resistenza. Non è solo metaforico: la voce di Khaled si diffonde, collegandosi a un passato che porta i semi di qualcosa di straordinario, destinato a sbocciare. Oppure a corrompersi.


La voce di Khaled le striscia dentro come una morbida creatura. La

canzone scivola tra accordi e note che sembrano richiamare la sera.

I fan delle prime file agitano alcuni starlight, altri fanno lo stesso con i

display degli smartphone accesi.

Leila la scuote. – Ehi, hai visto?

– Cosa?

Zora sposta lo sguardo e incontra quello di Khaled. Sta cantando,

fissandola intensamente. Lei si guarda intorno, incredula, poi torna ai suoi

occhi, del colore dei fiordalisi. Un azzurro mai visto prima.

L’amica comincia a tempestarla di gomitate.

E io sono qui

e tu sei lì

siamo troppo lontani

per essere vicini.

La indica, mentre sull’ultimo verso rilascia un acuto che s’intreccia al

coro dei musicisti. Khaled ritira l’indice, mentre Zora porta le mani al petto.

– Leila…

L’amica scuote i capelli castani.

– Sì?

– Khaled non è tunisino?

– Non proprio, è giordano.

– E dov’è la Giordania?

– Vicino all’Iraq, in Medio Oriente.

– E come mai ha gli occhi azzurri?

L’amica solleva gli occhi al cielo, scuotendo ancora la testa.

Zora sa di essere un caso disperato. Ma le prime stelle della sera glielo

fanno dimenticare.


Recensione

Oggi vi parlo di questo romanzo breve; ringrazio l'autrice per la copia digitale.

"Generazione Z - il canto della resistenza" ha per protagonisti Zora e Khaled, insieme ai loro amici; lei è un'adolescente che deve ancora capire cosa vuole dalla vita, pensa di provare qualcosa per la sua migliore amica, ma quando incrocia gli occhi di Khaled tutto cambia.

I due, insieme agli amici, si ritroveranno a vivere una situazione surreale, in cui loro, sono gli unici "vivi" della città, i cui abitanti sono stati TUTTI trasformati in zombie; come uscire da questa situazione? E perché loro sono stati risparmiati, mentre il resto della città no?

Un romanzo particolare, con una storia particolare, che fa venire i brividi nelle parti giuste, fa temere per i protagonisti; ti ritrovi a tifare per loro, a pensare che ce la faranno contro ogni logica, ma sarà davvero così? O soccomberanno all'apocalisse zombie?

Lo scoprirete solo leggendo questa storia.


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


Sente i suoni ovattati, come se provenissero dallo spazio, mentre le auto

si sdoppiano.

– Respira piano.

La voce che coglie è delicata, come un dolce soffio. Lei cerca di fare

come le dice mentre il cuore rallenta il battito. Le auto tornano alle loro

forme, il respiro le liscia i polmoni, dopo il blocco iniziale. Piega le

ginocchia per rimettersi in piedi, aiutata da due mani che la sorreggono con

tatto.

Zora alza gli occhi in quelli della persona che l’ha soccorsa.

Sono del colore dei fiordalisi.

– Va tutto bene? – la domanda ha un suo pathos.

Le fanno effetto quelle attenzioni: nessun ragazzo gliene ha mai date.

– Bene è una parola grossa – commenta – ma ti devo davvero ringraziare.

Se non ci fossi stato tu, mi sarei fracassata la testa!

– Esagerata!

Forse ha ragione. – Scusa, allargo sempre un po’ le cose!

Mi tende la mano. – Io sono Khaled.

Gliela stringe e avverte una piacevole sensazione di calore salire dal

palmo alle sue braccia.

– Lo so, tutti ti conoscono. – Si guarda la punta delle sneakers. – Io,

invece, sono l’invisibile.

– E come ti chiami?

Lo guarda, seria. – Invisibile!

– E io sono Ulisse, ma chiamami Nessuno. Dai, veramente, vorrei

conoscere il tuo nome.

Quelle parole la riempiono di mille emozioni. Si sente in subbuglio,

nessuno ha mai tenuto a conoscerla così tanto. E, ora, è addirittura il

ragazzo più famoso della scuola a insistere per sapere come si chiama.

– Io sono Zora.

– Zora… è un nome dell’Europa orientale?

Annuisce. – Sì, mia mamma è bulgara.

– Ecco perché hai quei lineamenti.

giovedì 25 aprile 2024

Recensione serie "Teresa Battaglia", Ilaria Tuti


Autrice: Ilaria Tuti

Titolo: Madre d'ossa

Serie: Teresa Battaglia #5

Prezzo: 20,90  e-book 11,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Teresa Battaglia:

0,5)La ragazza dagli occhi di carta

1)Fiori sopra l'inferno

2)Ninfa dormiente

3)Luce della notte

4)Figlia della cenere

5)Madre d'ossa


Teresa non guidava da tempo, da quando perdeva pezzi di memoria e non si fidava più di se stessa.

Trama

Il commissario Teresa Battaglia ha perso davvero la sfida più grande di tutte contro la sua memoria? Sembra di sì. È questo che pensano i colleghi e chi le vuole bene. È questo che pensa anche Massimo Marini, che dopo aver ricevuto una chiamata anonima si è precipitato in mezzo alle montagne. Lì, dove un feroce crimine potrebbe essere stato compiuto, trova il cadavere di un ragazzo fra le braccia di Teresa. Massimo sa che quella è una scena del crimine e che il commissario Battaglia non dovrebbe trovarsi lì. Sa che ha compromesso il ritrovamento e alterato gli indizi. Ma forse non è davvero così che stanno le cose…

“«Come stiamo oggi? Il nome lo ricordiamo?»
Lei lo guardò con quell’aria sdegnata che Massimo aveva imparato ad amare. Quella piega all’ingiù delle labbra che si sarebbe portato nel cuore, che all’inizio lo spaventava, e invece poi, conoscendo Teresa, era diventata solo buffa, ma mai glielo avrebbe detto.”


Recensione

Teresa Battaglia è un personaggio che man mano che lo conosci, ti entra nel cuore. Ilaria Tuti è riuscita a creare la figura di una poliziotta, una donna, speciale nelle sue imperfezioni, con i suoi mille difetti, il carattere scorbutico, con cui non è per nulla facile avere a che fare, ma dal cuore immenso, capace di guardare anche nell’anima più nera, in quella dell’assassino più feroce e brutale e di cercare, nel suo sguardo, le motivazioni che lo hanno spinto a gesti così crudeli e inimmaginabili. Ho seguito Teresa in ogni sua indagine, in quel cammino impervio e difficile che è diventata la sua vita a causa della malattia. Lei così solitaria, abituata, o meglio costretta dalla vita, a contare solo su stessa, ora ha bisogno di chiedere, di appoggiarsi, fisicamente ed emotivamente a qualcun altro.

“Per Teresa, ostinarsi a indagare sul mistero che la coinvolgeva significava evitare di tagliare l’ultimo filo che ancora la legava alla propria indole, alla passione per l’investigazione che aveva pervaso la sua intera esistenza. Si era aggrappata a quel lavoro, al suo significato più profondo: il bisogno di credere nella redenzione dell’essere umano oltre ogni possibile speranza. Ora ci si aggrappava per non perdere se stessa”

I sentimenti l’hanno tradita, lasciata in pezzi non solamente metaforici. Si era rintanata nel suo universo, fatto di rapporti solo di lavoro. Ma poi è arrivato lui, il novellino da istruire, tutto abiti impeccabili, rispetto maniacale per le procedure e incapacità di obbedire a una donna: Massimo Marini.

Ma Teresa, da brava indagatrice dell’animo umano, ha capito subito che quella perfezione di superficie celava dolore, un cuore ferito e un bisogno viscerale di essere sostenuto. Lui, il ragazzo bello come il sole, in forma smagliante, ma con il cuore pieno di demoni, si è appoggiato a Teresa, che le sue fragilità le ha sempre tenute nascoste. E da lei è stato salvato. Ora è il momento di ricambiare. Il commissario Battaglia dovrà accettare la mano tesa che Massimo le sta offrendo, perché è arrivato il momento tanto temuto e dovrà affidarsi a lui per rimanere a galla.

“Massimo avrebbe voluto sparire e portare Teresa con sé. Avrebbe voluto difenderla a costo delle prospettive di carriera, della credibilità e del decoro che ancora sentiva di avere. Avrebbe voluto, ma la malattia maledetta che le stava divorando fin troppo in fretta la mente sembrava correre sempre una manciata di passi davanti a lui. Si nascondeva per bene nelle pieghe di un’apparente normalità, per riapparire quando meno Massimo se lo aspettava e prendersi platealmente la scena” 

Massimo riceve una chiamata sul suo cellulare personale. Quello che si trova davanti, quando arriva sul Lago di Cornino, cinto da boschi dai colori autunnali, tra rocce aguzze e crepacci, è uno scenario che non avrebbe mai voluto vedere. Un cadavere, un ragazzo e, accanto a lui, c’è la donna che gli ha insegnato tutto, a cui deve tutto.

“Teresa Battaglia voltò la testa con lentezza e lo guardò. Aveva le guance sporche di sangue. In ginocchio, teneva il corpo del ragazzo morto tra le braccia. Sembrò cercare di porgerglielo”

Teresa è spaventata, confusa, e Massimo è pronto a mettere da parte etica, legge, tutto, pur di proteggerla. Lei è la sua priorità, ed è disposto a manipolare prove, a nascondere dettagli, notizie pur di impedire che Teresa venga accusata di qualcosa. Perché lei non sa cosa ci fa lì, come ci è arrivata e perché ha il sangue di quel ragazzo sulle mani.

Tra le indagini per scoprire cosa è accaduto a quel ragazzo non ancora ventenne che, poche ore prima di essere trovato morto,  si era congedato dal mondo con un video su tik tok, e l’Alzheimer di Teresa, che la sta facendo precipitare in un abisso fatto di disperazione e paure, ci troviamo immersi in una storia carica di pathos e dal ritmo serrato.

Con rituali antichi, che affondano le radici nella storia di un territorio affascinante e misterioso, seguiamo le indagini tra le suggestive strade friulane. Da Udine a Cividale, fino al Ponte del diavolo, misterioso e suggestivo e che sarà scenario di avvenimenti estremamente importanti per la storia.

Tra misteri atavici, la natura come bellezza o oscurità che cela pericoli, morte, e trappole che mettono a rischio la vita di Massimo, Teresa e dell’inseparabile e fedele squadra di colleghi e amici, che sono pronti a tutto pur di proteggere il commissario Battaglia, ma, soprattutto, la loro Teresa.

Commovente e struggente assistere alle fragilità di una donna che ha fatto della forza e l’indipendenza il suo  credo. Vederla insicura, terrorizzata, ma anche tenera e affettuosa come mai lo era stata prima, è estremamente doloroso e toccante. La parte investigativa è molto ben articolata. Come sempre, Ilaria Tuti sa coinvolgere il lettore nell’intrico delle indagini, che sono molto più che una ricerca di prove o indizi; sono soprattutto lo scandagliare l’animo di vittime e carnefici, rendendoli reali, fatti di anime e sentimenti, cattiveria e crudeltà, sofferenza e solitudine, rimpianto per le vite soffocate dal male e per quelle perse nel labirinto della violenza.

Non so se questa sarà l’ultima indagine di Teresa Battaglia, ma lei resterà sempre una donna di grande carisma, ma anche fragile, dolce e protettiva con chi ama, nonostante lo neghi, sempre, per quel pudore che la caratterizza.

La scrittura è poetica, suggestiva, carica di sentimento e amore per il territorio in cui si muovono i personaggi; ma anche molto avvincente e appassionata, ricca di particolari storici che arricchiscono e impreziosiscono quello che non è solamente un thriller, ma una storia che arriva al cuore.


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


"La Madre d’ ossa aprì gli occhi, li spalancò nella luce che tagliava di traverso l’ombra. Sgranchì le membra e il dolore percosse le vertebre. Le avevano insegnato che il dolore era vita. Stese le braccia e le gambe, del colore del gesso. Incurvò la schiena fino a gettare indietro la testa. L’ addome gonfio si tese. Il suo corpo gemeva come canne al vento. Era una musica di tendini. Lei ricordò luoghi lontani, memorie remote. Sollevò una mano, e poi l’altra, e scoccò una freccia immaginaria che un giorno del passato aveva realmente sibilato nel cielo terso. Le sue mani erano forti, brandivano il comando, portavano il vessillo.

La Madre d’ossa strisciò sulla pietra, saggiò l’aria sulla punta della lingua, annusò il cambiamento arrivare: vibrava nascosto nel moto del pianeta, ma i suoi sensi lo sapevano comprendere.

Si acquattò guardinga, eccitata.

Presto sarebbero cominciate le litanie, i racconti di tutto ciò che era stato.

Intinse le setole nel colore e scrisse :

Sono nata per vivere per sempre. “

mercoledì 24 aprile 2024

WWW.... Wednesday #242

 Il WWW Wednesday, è una rubrica settimanale ideata da MizB (Should be Reading) nata per far sapere a voi lettori le mie letture appena concluse, quelle attuali e le prossime!!


 1. What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?

Continua la lettura della Ruota del Tempo


Su audible continua l'audiolettura di Dune; vi farò sapere


A casa continua la lettura di "Gens Arcana", vi farò sapere a tempo debito

 2.What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


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Recensione online domani


Recensione online venerdì


3. What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?

Appena ricevo il file, leggerò un libro su richiesta






Questi li leggerò dopo la richiesta


Ed eccoci alla fine del 242esimo www! Voi cosa state leggendo? Cosa leggerete?


Luce <3

martedì 23 aprile 2024

Segnalazioni Collana Milos (Pubme)

Buon pomeriggio, oggi vi propongo ben tre nuove segnalazioni, che saranno al Salone del Libro di Torino



TITOLO: UN DELITTO IN MOSTRA

AUTORE: FABRIZIO OLIVERO

EBOOK 3,99

CARTACEO 16,00

PAGINE 285

USCITA 15 aprile 2024

EDITORE: COLLANA MILOS (PUBME),

GENERE: GIALLO

PUBBLICO DI DESTINAZIONE: adulto.

TEMA TRATTATO: storie familiari, giallo investigativo

LOCATION: TORINO, EXPO ‘61

Trama

Manca soltanto una settimana all’inaugurazione dell’Expo di Italia ’61 e Torino è in fermento per

festeggiare il centenario dell’Unità d’Italia. Sulla sponda del Po, nei pressi dell’area della Fiera, viene

rinvenuto un cadavere e il Maresciallo Risso insieme al Maggiore Ferri aprono un’indagine molto

complessa.

Addosso al cadavere rinvengono un biglietto con una minaccia angosciante: “Sabato sarà festa anche

per me. Combinerò una strage”.

Per risalire all’assassino, Ferri prende una decisione discutibile: blindare il caso tra le mura della

caserma senza renderlo pubblico, con l’obiettivo di non scatenare il panico e lo sgomento tra i turisti

che accorreranno all’evento. Decisione che metterà tutti d’accordo soltanto dal momento in cui il

Maggiore sceglierà, con estrema sofferenza, di sacrificare la sua divisa qualora il caso non venisse

archiviato in modo positivo.

Oltre all’indagine dei Carabinieri, vi sono altre cinque storie parallele immerse nella quotidianità di tutti i giorni: una famiglia, un artista di strada una studentessa appassionata di storia e neo guida turistica, un

Capitano della Marina di origini torinesi e un barista sulla via del fallimento insieme al suo locale.

Ognuno racconta la propria vita, i preparativi in vista dell’inaugurazione dell’Expo a una settimana

dall’apertura ufficiale.

Cinque storie che nell’ultima giornata, quella di sabato 6 maggio, si intrecciano tutte insieme in un finale al cardiopalma.

Sette giorni di tempo e cinque storie parallele nelle quali si nasconde l’ombra dell’assassino.

L'AUTORE

Fabrizio Oliviero nasce a Torino nel 1981, dove attualmente vive e lavora. Esordisce con due libri di

poesie (Poesie della caffettiera - 2013 e Canti dai vigneti - 2014). L'esordio nella narrativa avviene nel

2015 con Prima che si schiudano le margherite. Segue una trilogia ambientata in Francia, Scacco

alla nobiltà (2017), Intrigo nell'Impero Napoleonico; (2018) e Il prezzo della libertà (2020). Nel 2019

prende forma il primo racconto in versi ambientato a Torino,Il filo di Arianna e, sullo stesso stile, il

racconto a tema bullismo Su ali di carta; (2020). Segue Corsa al Potere (2021) vincitore del premio

Città di Ladispoli, e L'ultima sigaretta (2023).

*.* *-* *-*


TITOLO: L’ALBA DEL VESPERO

AUTORE: ALESSANDRO DEL GAUDIO

CARTACEO 17,00

PAGINE 306

USCITA marzo 2024

EDITORE: COLLANA MILOS (PUBME)

GENERE: URBAN FANTASY

PUBBLICO DI DESTINAZIONE: per tutte le età, adatto ai minori di 18 anni.

CONTATTI: delgaudio74@libero. It


Sinossi

Niente è quel che sembra se si parla di Beatriz Cristea. Il suo passato, il suo nome, persino la sua

nazionalità sembrano una mera montatura. Come tutti gli Aseiu - Agenti Segreti di Indagine

Ultraterrena - opera per conto di un’organizzazione, il Vespero, ma persino i suoi compagni di

squadra sembrano non fidarsi completamente di lei e della natura del suo potere.

Beatriz ha come unico alleato Nicodemo Borgonero, a cui è legata da una profonda amicizia. Nico

è uno dei più abili operatori dell’occulto in servizio e per colpa di una missione dall’esito

drammatico è costretto ad abbandonare la sua città e darsi alla fuga, braccato da coloro che fino al

giorno prima considerava fedeli alleati.

I loro destini si intrecceranno in un crescendo di colpi di scena, lungo le strade di un’Europa solo in

parte affine a quella che conosciamo, popolata da creature mitiche, streghe, dei, angeli e metaumani.

Su tutti spicca il Tarocco, il misterioso killer di Aseiu che sta disseminando il continente di vittime e

che qualcuno dovrà fermare, prima che la sua caccia giunga al termine.

Con l’alba del Vespero Alessandro Del Gaudio ci consegna un romanzo fantasy in stile spy-story,

arricchendo il proprio repertorio di nuovi indimenticabili personaggi a cui i lettori non tarderanno

ad affezionarsi.


BIOGRAFIA AUTORE

Alessandro Del Gaudio è nato a Torino nel 1974. Lavora come bibliotecario e collabora a progetti di

cittadinanza attiva nella periferia nord della città.

In venti anni di attività letteraria ha all’attivo oltre una quindicina tra opere di narrativa mainstream e

fantastica, e di saggistica. Numerose sono anche le collaborazioni in antologie nazionali. Nell’ambito


del fantastico ha pubblicato Metallo d’Ombra (Edizioni Il Foglio, 2012), Lacrima d’Ombra (Edizioni Il

Foglio, 2014), Aurora d’Inverno (terza edizione riveduta e ampliata per Edizioni Starlight,

2018), Tenebra Lux (Edizioni Leucotea, 2018), Anello d’Ombra (Edizioni Il Foglio, 2019), Rintocchi di

Clessidra (self publishing 2020), Lo Specchio dell’Anima (Sága Edizioni, 2021), Ismeralda (Delos

Digital, 2022) e Pulsar Quantico (Sága Edizioni, 2022)

Nel 2019, con il suo romanzo Tenebra Lux, si è classificato terzo al prestigioso premio di narrativa

fantasy “Trofeo Cittadella”.

Maggiori informazioni sui suoi romanzi sono disponibili sulla pagina Facebook L’Antro del Vespero. Il

fantasy di Alessandro Del Gaudio.


*-* *-* *-*


TITOLO: JASMINE

AUTORE: ANTONIA I. CUDIL

EBOOK 1,99

CARTACEO 10,00

PAGINE 150

USCITA 20 aprile 2024

EDITORE: COLLANA MILOS (PUBME), COLLEZIONE TASCABILE “LE

PERLE”

GENERE: NARRATIVA FEMMINILE, ROMANTICO

PUBBLICO DI DESTINAZIONE: adulto.

TEMA TRATTATO: difficoltà relazionali, storie familiari, storia d’amore, seconde

opportunità, contemporaneo

LOCATION: VENEZIA

SINOSSI

«Potrete anche vivere vite lontane ma il legame che vi ha tenuti uniti non si spezzerà mai, te l’ho detto

mille volte, ricordi?»

E Jasmine ricordò.

Jasmine è una donna dal cuore intraprendente ma segnato da profonde cicatrici che si ritrova a dover

affrontare un giorno inaspettato a Venezia. Il destino sembra farle da guida, portandola in un viaggio

attraverso calli e canali che mormorano storie del suo passato e sussurrano speranze per il futuro.

Ripercorrendo i luoghi dei ricordi Jasmine potrà finalmente fare chiarezza dentro sé stessa e

abbracciare nuove possibilità e scoperte.

Perché dopo ogni inverno, c&#39;è sempre una splendida primavera che aspetta solo di essere vissuta.

L'AUTRICE

A.I. Cudil pubblica romanzi d’amore dal 2012.

Nel 2014 inizia a pubblicare con Giunti Editore la serie Six Senses, dal 2014 al 2019 escono infatti

“Solo il tuo sapore”, “Solo la tua voce” “Solo la tua carezza”, “Solo il tuo profumo”.

Il primo romanzo della serie Provence, “Aspettavo solo te”, esce in self publishing nel 2017. “Sognavo

solo te” secondo e ultimo romanzo della serie Provence è del 2019 come il paranormal romance “Tattoo

and Spirit”.

Con lo pseudonimo di Antonia Claudia Romani ha pubblicato nel 2018 il romanzo storico “Gallica”.

Nel 2020 pubblica il romanzo office romance “Pretty Devil” e la serie romantic suspence “Pessimi

Soggetti” composta dai romanzi: “Alchimie pericolose”, “Re(l)azioni esplosive”, “Legami inattesi” e dalla novella “Incanti straordinari”.


Nel 2021 escono il romanzo “Fireworks” e la nuova edizione di “La sindrome di Rubens”, pubblicata da Triskell Edizioni. Nel 2022 “Rouge Club” e nel 2023 “La chiave del mio cuore” escono le nuove edizioni dei suoi primi romanzi.

Nel 2024 ritorna alla commedia romantica con Il castello sulla collina” che viene presentato in marzo in anteprima al Festival Romance Italiano di Milano.

Recensione serie "Teresa Battaglia", Ilaria Tuti

 

Autrice: Ilaria Tuti

Titolo: Figlia della cenere

Serie: Teresa Battaglia #4

Prezzo: 12,35 e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI


Serie Teresa Battaglia:

0,5)La ragazza dagli occhi di carta

1)Fiori sopra l'inferno

2)Ninfa dormiente

3)Luce della notte

4)Figlia della cenere

5)Madre d'ossa

Era cresciuto, Massimo, mentre lei si rifaceva piccola e fragile.

Trama 

«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.» Dopo "Fiori sopra l’inferno" e "Ninfa Dormiente", torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L’indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un’epoca.


Ci sono cose delle persone che amiamo a cui non dovremmo mai avere accesso.
L'essere umano è fatto più di mistero che di materia trasparente
e quella proporzione fa parte della sua natura più intima.

Recensione

Non è stata facile la vita di Teresa Battaglia: il commissario è una donna ferita, e le sue cicatrici sono segni profondi, cacciati dentro, nell’oscurità di un vuoto che le è rimasto, nel ventre e nel cuore.

Le sue sofferenze l’hanno resa più forte, nel tempo, ma l’abisso sa trovare appigli per conquistare terreno. Teresa Battaglia ha fatto dei suoi tormenti una risorsa, la capacità di comprendere le storie altrui, sentirle dentro, accettando la verità più faticosa, che siamo tutti vittime e carnefici, e che dietro ogni mostro si nasconde un dolore.

La mente è il suo terreno di caccia: riesce a ricostruire esistenze, a interpretare le aberrazioni peggiori dando loro un significato, una narrazione, trovandone le radici. È fermamente convinta che anche nel cuore del peggiore Caino resti qualcosa da salvare. Il suo è il potere di chi ascolta.

Teresa è una cacciatrice di anime in caduta libera, precipitate: in Figlia della cenere  scende nell’oscurità del male, nel luogo più profondo e cupo del suo stesso Inferno, per ritrovare la luce. E lo fa come solo lei sa fare, senza misure di sicurezza, senza prudenza, proprio accanto all’uomo che aveva catturato ventisette anni prima, Giacomo Mainardi, quello che conosce tutti i suoi segreti, capace di visioni d’estasi e di orrori.

Per Teresa è giunto il tempo di ricostruire la propria storia: agganciare ricordi, incontrando i vuoti che l’hanno segnata e resa la donna che è oggi, la non madre, la comandante risorta. Mentre la foschia della dimenticanza avanza impietosa, segnando il suo destino, Teresa affronta la bestia più feroce, per salvarla e salvarsi.

“«Tu mi hai sempre capito, per questo sei riuscita a fermarmi.»
Teresa si sentì addolorata per lui. C’era tutta una vita, in quella frase. La sua, quella di Giacomo. Esistenze che si erano incrociate, scontrate, in parte dissolte al contatto l’una con l’altra. In parte, rafforzate”.

Giacomo ha trovato una preda perfetta per i suoi macabri rituali, ha seminato indizi e tessere per un ritratto da ricostruire, un dialogo a distanza con Teresa, un gioco perverso ma inaspettatamente carico di amore, che conduce il commissario all’origine del male e della sua verità. È un’archeologia del dolore che calca solchi antichi, alla ricerca di resti dimenticati, delle vibrazioni che solo chi ha sofferto può riconoscere.

Sono percorsi sotterranei, sconosciuti, che nascondono storie e simbologie: calpestando mosaici antichi, facendo affiorare ombre dalla terra nera, il cammino di Teresa ha la solennità del passato e la forza di una gnosi, di un’esplorazione che ricongiunge all’origine.

“Era scesa dentro la storia di quel ragazzo, era arrivata così in fondo che nel buio poteva sentire il cuore di lui battere. Poteva quasi vederlo, carne e sangue che si agitavano per sopravvivere, per portare laggiù un respiro vitale”.

Le voci di chi le consiglia cautela finiscono inascoltate, perché Teresa sa solo farsi inghiottire dalle indagini e dalle persone, è così che vive e lavora: il corpo che scricchiola, la mente che si offusca, la cicatrice della mancanza che fa male, ma il cuore pulsa sempre forte, e continua ad ascoltare.

“Non farti inghiottire dalla sua storia. Da lui”. Sopraffatta dal peso della vita trascorsa, Teresa sa che solo con il fango sono stati costruiti i cancelli del paradiso, che la sofferenza umana è intrisa di peccato, e che essere vittoriosi sulla morte significa accettarla tutta, Luciferi di un Paradiso Perduto, anime cadute ma non sconfitte, capaci di redenzione.

Dalle spoglie di Aquileia, la sotterranea, la nascosta, Teresa ricompone il suo mosaico di dolore, riempie i suoi vuoti, e intanto accoglie quelli altrui, ristabilisce pienezza. Ci sono le imperfezioni di una famiglia atipica, ma non meno salda, quella che la sua squadra crea attorno a lei, a fare cordone, a riordinare i ricordi, etichettando, preparando tutto per lei, per dopo. Ognuno con le sue mancanze, i suoi sensi di colpa, i suoi segreti.

E poi Massimo: con lui la non madre può scoprire una dimensione nuova, quella che, più di tutte, è capace di salvare. Quello tra Massimo e Teresa è un rapporto protettivo, dove l’accudimento si sta spostando dalla madre al figlio, come si fa crescendo, invertendo i ruoli, ricostruendo equilibri, aggrappati uno all’altra, con commozione e con l’ironia di sempre.

«Non sarà sola, Teresa. Non sarà sola.»
Il corpo di lei fu scosso da un leggero sussulto. Ancora una risata.
«Chiamami commissario, stronzetto.»

Con Figlia della cenere Ilaria Tuti regala a Teresa Battaglia una nuova indagine che è al tempo stesso un’impegnativa storia di redenzione, senza mai perdere quel sentimento ruvido che la tiene profondamente ancorata alla sua terra, alla solidità dell’origine: la si sente in ogni pagina, la si respira, limacciosa e verdeggiante, una terra odorosa e selvaggia macchiata da acacie in fiore, una Natura primitiva, una Madre di inaudita forza e bellezza.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


Il passato di Teresa era una tomba e non doveva essere aperta.

lunedì 22 aprile 2024

7 blog per 1 autore: Silvia Castellano

Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - BUONA LETTURA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO 

Tutto sul romanzo
COVER + TRAMA + ESTRATTI


Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta.


La cover è stata realizzata dalla Cocktail Edizioni, la casa editrice che ha pubblicato il romanzo, e raffigura i due protagonisti, Kristen e Morgan. Basta uno sguardo per capire quanto questi due siano diversi: lei indossa un tailleur pantalone e i tacchi alti, lui i jeans, una camicia (di flanella, naturalmente) e un cappello da cowboy, lei viene da Los Angeles, lui abita in una cittadina del Wisconsin. Insomma, la ricetta perfetta per un sacco di incomprensioni, no? Insieme a loro c’è un altro “personaggio” della storia: la Jeep di Morgan, con cui Kristen ha un rapporto conflittuale sin da subito. È così gigantesca che la povera ragazza, essendo piuttosto piccolina e soffrendo di vertigini, riesce a salire e a scendere con grande fatica e la soprannomina “Jeep dei giganti”. Inutile dire che sarà oggetto di molti battibecchi tra Kristen e Morgan! Un altro elemento presente sulla copertina è la chitarra, che rappresenta la musica, uno dei temi centrali della storia.